Il ricordo è una delle cose in cui credo di più. Ricordare ci da la possibilità di prendere il bene e allontanare ciò che fu dolore e sofferenza. Con “Storia di un uomo” oggi vi presento la biografia di un italiano del secolo scorso, un uomo come tanti, che nel raccontare la sua vita vuole lasciare un messaggio a tutti noi.
Buona lettura!
Dettagli del libro
Titolo: Storia di un uomo
Autori: Mariano Fontaine e Cristiano Mastrangeli
Casa editrice: Robin Edizioni
Anno: 2022
Pagine: 198 pp.
Genere: romanzo biografico
Formato: cartaceo
ISBN: 9791254671955
Trama
Sul fronte russo, nel 1942, il freddo si impadronisce del corpo e congela persino l’anima. “Storia di un uomo” è il racconto veritiero e malinconicamente romantico di un autiere che a vent’anni si ritrova catapultato nella Campagna di Russia. Le tragiche vicende belliche si alternano a squarci di vita trascorsa nella Napoli del 1930 e nella Tivoli del dopoguerra, fino al boom economico degli anni ’60 e al degrado politico degli anni ’70 e ’80. Dalle lettere che il protagonista scrive affiorano i sentimenti e i pensieri di un uomo che, segnato dalla guerra, non rinuncia però alla famiglia e all’amore.
Incipit
Avrei voluto vedere voi, nei miei panni.
Quella non era una sera come le altre: era la vigilia di Natale e il mondo, come da tradizione, si apprestava a festeggiare con tavolate imbandite a mo’ di banchetto nuziale.
Me lo immagino cosa stava succedendo in Italia in quel momento. Pentole che borbottavano sui fornelli mentre la cuoca di turno si affannava tra mestoli e coperchi. Intorno, marmocchi che apparecchiavano con la frenesia tipica dell’infanzia, mentre i vecchi avrebbero voluto rimproverarli, ma si limitavano a sorridere bonariamente.
Al loro pensiero le pupille gustative cominciavano a ballare forsennatamente la tarantella.
Tanti si preparavano a dare inizio alle danze e io ero uno tra questi. Anche se la mia era ben altro tipo di danza: non dico macabra, ma poco ci mancava.
Ero inchiodato sopra un mezzo di trasporto del Regio Esercito Italiano, bloccato in un luogo imprecisato, per di più fermo in una sconfinata distesa di gelo. A dire il vero, neanche il bianco riuscivo a vedere, tanto penetrante era l’oscurità.
Percepivo però il freddo tagliente, quello sì, dei 35 gradi sotto zero della steppa russa…
Recensione
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Gabriel García Márquez, Vivere per raccontarla
Da piccola mentre i miei genitori erano occupati al lavoro o per altri impegni, ho avuto la fortuna di trascorrere molte ore con i miei nonni. Stare in loro compagnia mi ha permesso di conoscere aspetti della loro vita passata che diversamente sarebbero andati perduti.
Questa fortuna l’ha avuta anche l’autore di “Storia di un uomo”, Mariano Fontaine, che ha fatto tesoro dei racconti di vita del nonno, suo omonimo, e ha voluto riportarli su carta, perchè l’esistenza di “un uomo”, per noi comune ma per lui speciale, rimanesse per l’eternità.
Attraverso il racconto in prima persona di Mariano Fontaine nonno, classe 1921, ripercorriamo gli anni della sua giovinezza, la chiamata alle armi come autiere e la partenza per il fronte russo. Siamo testimoni dell’inutilità di una guerra che ha portato solo morte e distruzione da entrambe le parti combattenti.
Invocare la legge del più forte come mezzo di sopravvivenza era e resta un espediente comodo per mettersi l’anima in pace. Ma la realtà era e resta diversa.
Da quei luoghi fortunatamente Mariano fa ritorno. Riesce a costruirsi una famiglia nella sua amata Napoli, a trovare un lavoro che lo appaga e a gioire delle proprie passioni, tra cui il ciclismo e la boxe.
Quanto scritto in questo romanzo non vuole però essere esclusivamente una biografia. Vuole lanciare un messaggio alle nuove generazioni, perchè aprano gli occhi e siano più propensi al dialogo con gli altri, evitando scontri insensati come l’attuale guerra in Ucraina.
Questa che avete letto è la mia umile storia. Non ho compiuto imprese epiche o storiche. E non sono sicuramente stato un eroe. Perché quello che ho fatto io lo hanno probabilmente fatto anche i vostri nonni. Ma non sarebbe giusto dimenticare, questo soltanto vi chiedo. Soprattutto per non ricadere negli stessi errori del passato.
E’ stato per me un piacere leggere “Storia di un uomo”. Ho trovato tra le pagine di questo scritto bellissime rievocazioni storiche e uno spaccato di vita reale sorprendente. Nulla di quanto riportato è frutto di fantasia. Tutto è basato su fatti realmente accaduti, sostenuti da una memoria storica cartacea e descritti immergendoli nel contesto dell’epoca.
Sapevo poco o nulla della convivenza tra soldati stranieri e contadini russi. Alcuni racconti letti mi hanno portato a riflettere sulle motivazioni che vedono un uomo contro l’altro per puro interesse. Da esseri sociali quali siamo, messi di fronte al “nemico” in difficoltà, dimostra questo libro che il più delle volte siamo i primi a soccorrerlo, mettendoci nei suoi panni e fregandocene degli ordini dettati da Governi che tutto vogliono fuorchè la pace.
Era incomprensibile dover uccidere una persona o sopraffare un popolo a causa di politicanti, interessi economici e non si sa cos’altro. Soltanto perchè si trattava di una nazione diversa, avremmo dovuto annientarli? E perchè mai? Eppure i contadini russi ci avevano accolto bene, aiutandoci spontaneamente. Si trattava di gente umile che lavorava la terra, come tanti altri in Italia.
Alla crudezza di alcune scene e descrizioni, come quelle delle condizioni di vita al fronte, tra pidocchi, fame, freddo e morti, si contrappongono amore e speranza nel futuro.
Consiglio la lettura a tutte quelle persone che vogliono approfondire l’aspetto Soldati italiani in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale e a chi non si ferma a quanto detto solo sui libri di storia, perchè
Il ricordo è memoria, la memoria è Storia. La nostra storia e quella di un popolo, di tutti i popoli. Che saranno pure diversi per usi e costumi, ma che sono, o meglio dovrebbero esser, accomunati da taluni principi cardine della civile convivenza, quali l’umanità e il rispetto.
Biografia degli autori
Mariano Fontaine è nato nel 1970. Esordisce nel mondo letterario nel 2013 per Mondo Studio Edizioni con “Non siamo rockstar“, diario di una band underground in giro per l’Italia. Nel 2019 pubblica per Albatros “Ultimo live a Bowling Green“, saga psychorock ambientata negli States ad inizio anni ’90. L’anno successivo per Prospettiva Editrice dà alle stampe il thriller psicologico “Le facce della menzogna”. Nel 2022 è finalista al concorso letterario nazionale Fai viaggiare la tua storia con il romanzo “Il giorno che non arriva mai”. “Storia di un uomo” è il suo primo romanzo con Robin Edizioni.
Cristiano Mastrangeli è nato nel 1974. Avvocato, è coautore con Mariano Fontaine dei romanzi “Non siamo rockstar”, “Ultimo live a Bowling Green”, “Le facce della menzogna” e “Storia di un uomo”.
Ultimamente non mi sono trovata bene a leggere le biografie di soldati che hanno vissuto la guerra, perché le ultime due che ho letto tendevano a essere molto monotone e descrittive, puntando più a raccontare i fatti rispetto all’esprimere i sentimenti che questi hanno suscitato. Penso che questa tua proposta sia decisamente migliore
Purtroppo non sono molto amante del genere, anche se potrei provare ogni tanto ad uscire un po’ dalla mia comfort zone.
Un testo sicuramente interessante che solitamente apprezzo sempre
Apprezzo molto I libri che sanno donare oltre alla storia, un ospaccato realistico di periodo e contenuto. Da tenere a mente questo titolo