Giornate piovose e cupe come quelle di novembre invitano alla lettura di storie che ne richiamino l’atmosfera e io ho proprio tra le mani qualcosa che fa al caso: “Il caso Morandini” di Jacopo Di Noto Marrella.
Vado subito a presentartelo. Buona lettura!
Dettagli del libro
Titolo: Il caso Morandini
Autore: Jacopo Di Noto Marrella
Casa Editrice: Massimo Soncini Editore
Collana: GialloParma
Anno: 2023
Pagine: 198 pag.
Genere: romanzo giallo
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9791280485250
Trama
Persone insospettabili spesso nascondono inimmaginabili segreti. Tutti abbiamo degli scheletri nell’armadio, una lezione che il commissario e i suoi uomini non dimenticheranno facilmente. L’indagine, sull’omicidio della duchessa Morandini-Barri, genererà un effetto a catena rivelando scabrosi dettagli su tutti i coinvolti: perversioni, bugie, inganni, nessuno è escluso.
Prologo
Venerdì sera.
Pioveva già da parecchie ore: un violento temporale si accaniva su tutta la pianura Padana, non accennava a diminuire. A Roccabianca, nella villa Morandini-Barri, l’illuminazione elettrica, come spesso succedeva in casi del genere, era appena saltata. La campagna, rischiarata da lampi furiosi, si stendeva come un mare oscuro nella notte.
Davanti alla finestra del salotto, con un bicchiere di brandy in mano e uno strano luccichio negli occhi, stava la proprietaria della villa, la duchessa Barri. Le piaceva immergersi nell’oscurità, in una sorta di cupa depressione che a tratti le immalinconiva il cuore. Da quando suo marito era morto in un incidente stradale, il vuoto esistenziale non le lasciava scampo.
Un lampo le illuminò i contorni del viso: era bella, lo sapeva. Quando scendeva in città, a Parma, faceva sempre girare la testa agli uomini. Lei stessa li frequentava, con una sorta di ardore, misto ad una voluttà che non sapeva spiegarsi, ma di cui si compiaceva. Eppure, nessuno di questi suoi occasionali amanti si era dimostrato all’altezza del defunto marito. Nessuno. Erano stati tutti degli eterni bambini viziati in cerca di una breve avventura.
Recensione
Cinque giorni bastano al commissario e alla sua squadra investigativa per svolgere le indagini necessarie a scoprire l’assassino della duchessa Morandini-Barri. È venerdì sera quando, dopo una giornata di lavoro, la cameriera si appresta a lasciare la villa, al buio e sotto la pioggia. Il rinvenimento domenica del corpo della duchessa orrendamente pugnalata in camera da letto apre alle diverse ipotesi: chi tra le tante conoscenze della donna aveva motivo di ucciderla? un amante rifiutato? il socio in affari? la stessa cameriera?
Per me che adoro i gialli e provo ogni volta a capire chi sia il colpevole è stata una lettura piacevole e con il giusto intrigo. La trama mi ha ricordato però vagamente il romanzo “La Contessa” di Elisabetta Antonella Insolera, letto in precedenza, con una spruzzatina di “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello.
Mi ha fatto strano che per tutto il romanzo il commissario sia nominato solo con la sua carica, ma non con un nome di battesimo, come l’Innominabile. Scelta curiosa a mio avviso.
Ambientazione nostrana, tra Parma e Roma, che non guasta. Fa inoltre riflettere sul fatto che non occorra andare all’estero per delitti da notiziario.
…Una cosa terribile. Pensare che esista qualcuno capace di fare una cosa simile mi mette i brividi. E in una città come Parma, poi, dove tutto è sempre stato calmo e tranquillo è impensabile, inammissibile quasi.
— Qualcuno perde sempre la testa, prima o poi — commentò Lalli.
Ben caratterizzati i personaggi protagonisti della vicenda, di cui abbiamo ritratti generali che fanno comprendere carattere e possibili moventi.
Non mancano i colpi di scena. Sul più bello, quando sembra di essere arrivati alla soluzione, è lì che si rimane ingannati.
Non ci basta mettere insieme il nostro puzzle di indizi e prove per incastrarlo, ci vuole qualcosa di più. Un’intuizione legata ad una conoscenza del genere umano.
Vuoi metterti alla prova, leggere “Il caso Morandini” e dirmi se hai capito prima del commissario chi è l’assassino? Ti sfido. Io ammetto che sarei una pessima investigatrice.
Biografia dell’autore
Jacopo Di Noto Marrella è nato a Parma nel 1968, dove vive tuttora. Dopo gli studi classici ha frequentato l’Università degli Studi di Bologna, laureandosi nel1995 in Filosofia con una tesi su Blaise Pascal dal titolo “Spirito geometrico e arte di persuadere”.
Appassionato di musica e letteratura, ha pubblicato due libri di poesia: “Isole di transito”(PPS Editore, 2001) e “Briciole di luce”(Tecnografica Parma, 2012).
“Il caso Morandini” è il suo primo romanzo.
Vive facendo il libraio nella sua libreria di Langhirano, “LiberaMente“.