La storia di Leonardo è lo specchio di molti giovani della nostra epoca, dello stesso autore, ed è per questo che oggi ti parlerò di “Il dono più prezioso. Fotogrammi di un’esistenza ordinaria” di Luca Locarno.
Buona lettura!
Dettagli del libro
Titolo: Il dono più prezioso. Fotogrammi di un’esistenza ordinaria
Autore: Luca Locarno
Casa Editrice: self publishing
Anno: 2023
Pagine: 230 pp.
Genere: narrativa di formazione
Formato: cartaceo
ISBN: 9791221445732
Disponibile per l’acquisto QUI
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Trama
Leonardo Locascio, giovane capofamiglia, sposato, con una figlia piccola, viene licenziato in maniera rocambolesca, premeditata e soprattutto ingiusta. Affronterà un periodo molto difficile, importante e fondamentale della sua vita. Leonardo si sentirà come una persona mandata a morire in un’arena di gladiatori, solo, buttato davanti a una bestia fatta di ansie, insicurezze e paure. Ma affiancato dai ricordi del suo passato come corazza, il calore e il supporto della sua famiglia come scudo, l’amore per sua figlia e sua moglie come spada affilata e la musica che ama come urlo di battaglia, si accorgerà, giusto in tempo, che ai bassi seguono sempre degli alti, lottando come un vero guerriero, affrontando tutte le difficoltà a testa alta. Il lettore si calerà totalmente nei panni del protagonista, provando in prima persona ogni singola emozione. Questo è il racconto di alcuni fotogrammi della vita di una persona ordinaria, che mette al centro della propria esistenza la famiglia e la musica, le sue uniche ancore di salvezza, con un finale tutto da scoprire.
Incipit
Il quadro appeso alla parete dietro il mio interlocutore aveva un che di familiare. Il mio sguardo era stato attratto da un dettaglio: la pala a vento dell’antico mulino al centro, che sembrava roteare ogni volta che lo sguardo dello spettatore veniva spostato in direzione di altri dettagli.
In sottofondo sentii una voce ovattata come se provenisse da sott’acqua. Ci feci poco caso e tornai a concentrarmi sul mulino. Nonostante fosse solo un mormorio, quella voce risultava al quanto fastidiosa e mi deconcentrava dalla visione dell’immagine appesa.
Spostai lo sguardo su quella che assomigliava a una vecchia cascina di campagna. Era bella, rustica, mi ricordava un po’ la casa dei nonni paterni in provincia di Pavia dove avevo passato qualche estate della mia infanzia.
A contornare la casa e il mulino, c’era un bel campo coltivato, papaveri forse, con fiori di tutti i colori, e il cielo azzurro con alcune nuvole che sembravano spinte da molto vento. “Avrebbe potuto almeno farsi fare una stampa su tela, sul PVC non rendeva per niente giustizia quest’opera“, pensai.
La mia attenzione venne bruscamente riportata sul mio interlocutore, che alquanto scocciato aveva alzato il tono di tre ottave.
“Hai capito quello che ti sto dicendo?!” mi chiese spazientito. Era decisamente una persona sgradevole, alta e snella, con i capelli scuri e unti, come se una mucca l’avesse leccato prima di venire in ufficio.
Recensione
Trovarsi precari da un momento all’altro è un dramma che colpisce sempre più giovani. Un giorno hai un lavoro che, anche se non quello della tua vita, ti consente di mangiare e pagare le spese, il giorno dopo tagli di personale o contratti in scadenza ti vedono “a piedi”.
Questo accade a Leonardo Locascio, protagonista del libro. Chiamato dall’ufficio personale, si ritrova faccia a faccia con il capetto di turno e un benservito non programmato. Con una famiglia a cui provvedere, i suoi pensieri vanno al non deluderli, al rimediare trovando una nuova occupazione.
Ansia e demoralizzazione raggiungono vette altissime ed è nel cibo e nella musica che trova un po’ di conforto.
Nella mia vita ho fatto molte scelte, giuste o sbagliate che siano, e mi hanno reso la persona che sono oggi. E questo non lo cambierei per nulla al mondo. Dagli sbagli spesso si impara qualcosa, dalle scelte giuste spesso consolidiamo la scelta effettuata con gratificazione, autoconvincendoci che era la cosa più giusta da fare.
E proprio quando la situazione si è andata a stabilizzare che arriva il meravigliosamente catastrofico 2020, anno della pandemia globale e dei terribili due anni di Giulia, la sua bimba. Viene a mancare anche un collega di lavoro e la sua scomparsa colpisce profondamente Leonardo, che decide di dare più valore alla propria vita.
Viviamo tutti i giorni la nostra quotidianità, dando molte cose per scontate. Dovremmo, ogni tanto, imparare a fermarci e ammirare le piccole cose che la vita ci offre, quei dettagli, quelle caratteristiche uniche, che rendono bella una persona, un vestito, o una canzone.
Un romanzo di formazione che colpisce per quanto sia reale, che sfiora l’autobiografico ma da modo a chi ha vissuto momenti simili di ritrovarcisi. Si respira coraggio e forza di farcela, di resistere agli ostacoli e rialzarsi più forti di prima.
Mi ha accompagnato nella lettura la playlist ideata dall’autore, che ringrazio per avere messo i testi in lingua originale con traduzione a fianco. Sapere cosa si canta rende l’esperienza più unica, soprattutto per chi l’inglese lo mastica solo a spizzichi.
Sono presenti anche alcuni riferimenti cinematografici e radiofonici che i Millennials sapranno cogliere con più facilità.
L’epilogo è un tocco di genio, che consente di comprendere ancora meglio il titolo.
Consiglio la lettura a chi ama leggere del proprio tempo e a chi apprezza storie basate sulla vita vera, quella vissuta e non frutto di fantasia.
Biografia dell’autore
Luca Locarno, nato a Genova nel 1988, è informatico, operaio e scrittore esordiente.
All’età di 17 anni è stato uno dei vincitori del concorso “Accordi in Bianco e Nero”, vincendo la pubblicazione del suo primo racconto breve “No language, just sound” nella raccolta “Rock in cerca d’autore” pubblicato da Chinaski Edizioni nel 2006.