Quando ti appresti a leggere un romanzo, un racconto o una poesia, ti chiedi chi ci sia dietro le parole che hai davanti agli occhi? Non mi riferisco al semplice nome della persona, ma al suo vissuto, alla sua interiorità e ai suoi pensieri. Il libro che sto per presentarti mi ha dato modo di conoscere un Manzoni diverso da quello costruito dalla mia immaginazione, un Alessandro che in pochi si aspetterebbero. Giovinezza, amicizie, amori, avventure e disavventure di un futuro romanziere.
Se ti va di approfondire ed entrare con me in “L’altro Manzoni”, che aspettiamo, via!
Dettagli del libro
Titolo: L’altro Manzoni
Autore: Gianni Rizzoni
Casa editrice: Francesco Brioschi Editore
Genere: saggio biografico
Anno: 2023
Pagine: 272 pp.
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9791280045027
Trama
Nel 1821, quando comincia la stesura di “Fermo e Lucia”, prima versione dei “Promessi Sposi“, Alessandro Manzoni ha già trentasei anni e una vita dai tratti romanzeschi alle spalle. Una nascita dalla paternità dubbia, una madre di stirpe illustre, Giulia Beccaria, che lo ha abbandonato bambino e se n’è andata a Parigi con un nuovo amore.
Alessandro ha trascorso lunghi anni in scuole rette da religiosi e ha conosciuto amici che gli saranno fedeli per tutta la vita.
Nella Milano occupata dai rivoluzionari francesi ha scoperto la libertà e gli amori giovanili, poi ha raggiunto la madre a Parigi, si è sposato con una giovane svizzera, ha messo al mondo tanti figli.
E si è dedicato alle sue grandi passioni, la letteratura, il giardinaggio, l’agricoltura…
Ed è sino al 1821 che i racconti che seguono, uno indipendente dall’altro ma idealmente collegati tra loro, vogliono accompagnare il lettore alla scoperta dell’altro Manzoni, forse quello meno conosciuto, sovrastato dalla fama del Romanzo e dal peso della tradizione scolastica. Perché il 1821 è l’anno cruciale della sua carriera letteraria, l’anno più creativo della sua vita, in cui completa il dramma “Adelchi“, avvia “I Promessi Sposi” e crea d’impeto due immortali poesie, “Marzo 1821” e “Il cinque maggio”, l’ode sulla morte di Napoleone che lo renderà famoso in tutto il mondo. Una composizione che gli farà anche correre seri pericoli, dato che per oltre vent’anni sarà perseguitata dalla censura austriaca e di cui si occuperà personalmente persino il gran cancelliere Metternich.
Prendendo spunto dalle lettere e dalle confidenze di Alessandro Manzoni ad amici e familiari, questi racconti rivelano lati poco conosciuti della sua vita. Un’opera che integra le nozioni tradizionali e invita a scoprire il Manzoni “altro”, l’uomo dietro l’icona dello scrittore.
Recensione
Da sempre sento per le scrittrici e gli scrittori del passato una venerazione particolare. Considerat* maestr* di prosa e persone da cui apprendere il “bello scrivere”, non mi sono però mai soffermata troppo sulle biografie, sbagliando. Nat* qui, vissut* lì, mort* là e ha scritto questo e quello. A scuola è ciò che il più delle volte si apprende. Ma chi era in realtà l’essere umano dietro i capolavori che ha lasciato?
“L’altro Manzoni” mi ha aperto gli occhi sul come siamo solit* idealizzare figure rilevanti della letteratura, senza immaginarne paure e fragilità.
Lo scrittore Gianni Rizzoni porta alla luce aspetti della vita privata del grande Alessandro Manzoni che mi hanno lasciata basita.
Iniziamo il viaggio addentrandoci come visitatori nella sua casa di Via Moroni a Milano, quella stessa che vide crescere tutti i suoi figli e ora Casa Museo per volere della comunità. Percorriamo tutte le stanze, tra le cui mura accoglieva amici intimi e famigliari, seppure il suo carattere difficile lo vedessero molto schivo nelle relazioni sociali.
Egocentrico, facile a crisi d’ansia, ipocondriaco, forse epilettico, camminatore in modo maniacale e poco attento alle esigenze delle figlie, tanto di tutto ciò trae forse origine dalla sua infanzia.
Figlio unico, fin da bambino la sua esistenza è messa a dura prova da genitori improbabili, presenti a loro modo quando possibile. Partiamo da una paternità incerta, attribuita al conte Pietro Manzoni, e da una madre, Giulia Beccaria, donna dallo spirito libero, indipendente e difficile alle regole sociali dell’epoca. Fu la stessa madre a premere per il matrimonio di Alessandro con Enrichetta Blondel, una donna amorevole e comprensiva.
Celebre l’acquarello che ritrae Manzoni con parte dei suoi figli, la madre e la moglie.
Ho trovato simpatico l’espediente di un visitatore del Museo fuori orario che si imbatte nel fantasma del Sommo scrittore e si intrattiene con lui, porgendo quelle domande che tutti avremmo voluto fargli: era davvero diventato “bigotto” come lo hanno ritratto? perché da ragazzo era ateo e sposò una protestante? provava veramente avversione per Napoleone e i francesi? amava più l’italiano o il dialetto milanese? perché alla morte di sua madre non fu permesso all’amica Cristina di Belgiojoso di salutarla? amava il cioccolato? come visse in collegio? chi furono i suoi compagni?
Scopriremo anche della similitudine che lega Lucia Mondella a Carolina/Giuseffa, amante contesa tra Manzoni e un amico, approfondiremo la passione per la botanica e l’agricoltura che accomuna lo scrittore a Renzo Tramaglino e ripercorreremo la nascita della celebre ode “Il cinque maggio“, con aneddoti sulla censura e sulle diverse versioni.
Un libro che mi ha appassionato nel suo fare chiarezza su aspetti poco noti, ben strutturato, con una bibliografia che ne indica la ricerca storica accurata e con incisioni d’epoca. Lo consiglio alle persone curiose come me e a chi voglia approfondire una figura storica del Risorgimento italiano come Manzoni.
Biografia dell’autore
Gianni Rizzoni, scrittore e traduttore, creatore dell’Agenda Letteraria (34 edizioni) e dell’Agenda Dante Alighieri (21 edizioni), è autore di biografie divulgative (Baudelaire, Edgar Allan Poe, Delacroix,…), di testi storici sull’Affare Dreyfus e una storia del romanzo poliziesco (finalista Premio Edgar Allan Poe, New York). Ha curato la serie di Sanantonio, un’edizione commentata dei romanzi di Agatha Christie e le pubblicazioni per il centenario di Sherlock Holmes. Ha diretto alcune case editrici, tra cui Fabbri Editore, Edizioni del Sole 24 Ore, Giorgio Mondadori, Libri Scheiwiller.