Lo so che in questo ultimo periodo sono sparita dai radar e non mi si vede da un po’, ma mi sono scoperta come il tempo: a volte soleggiato e carico di energia, a volte grigio e uggioso. Leggere però è un toccasana che allevia e cura ogni tristezza, sempre! Per farmi perdonare dell’assenza, oggi ti propongo un libro dalla parte delle donne e per le donne, una raccolta di racconti che affronta temi importanti, di cui è bene parlare il più possibile. Prontə a scoprire “Le ragazze della terrazza” di Mirella Pieroni?
Buona lettura.
Dettagli del libro
Titolo: Le ragazze della terrazza
Autrice: Mirella Pieroni
Casa editrice: Bookabook
Anno: 2024
Pagine: 124 p.
Genere: raccolta di racconti
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9791255990642
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Trama
Milena è una giovane donna appena uscita da una dolorosa esperienza e trascorre le sue giornate apatica a letto. Le sue amiche vanno a trovarla per aiutarla a superare il brutto momento e, accomodate nell’ampia terrazza, iniziano a dispensare consigli, come fossero istruzioni per l’uso. Milena, più silenziosa che mai, allontana la sua mente e, partendo da un piccolo particolare di un avvenimento realmente accaduto, inizia a fantasticare su storie di donne, ispirate al vissuto delle sue amiche. Milena ci racconta complessi rapporti di coppia, veri e propri disagi psicologici e fatti curiosi, surreali o misteriosi, comprendendo che l’antidoto al suo dolore è la scrittura.
Esergo
“Volare su una nuvola,
avvolgersi nel suo caldo soffice
cotone che asciuga le lacrime,
culla che addormenta
come in un utero fluttuare,
dall’oblio del dolore rinascere
e volare nei cieli azzurri
a dipingere sogni.”
Mirella P.
Prologo
Un po’ alla volta erano arrivate tutte e ora le sedevano intorno nella grande terrazza a volte dal primo tepore estivo. Milena non lo sentiva ancora e si stringeva addosso la felpa della tuta da casa.
Erano lì per lei, eppure non riusciva a essere contenta e il loro chiederle “Come stai?” quasi la infastidiva. Non si vedeva, forse?
E poi gli odiati consigli, simili a istruzioni per l’uso di un qualsiasi aggeggio, come se la vita e i suoi eventi potessero essere gestiti come uno di essi.
Milena ascoltava i loro infallibili rimedi senza reagire, fino a che le voci divennero un brusio indistinto, un incalzare senza senso su ciò che avrebbe dovuto fare e su ciò che avrebbe dovuto evitare. Le sembrava di essere in una giostra che la sballottava incurante, sollecitata da consigli anche contrastanti e tutto le vorticava attorno.
Una di loro si accorse del disagio e disse: “Forse abbiamo esagerato… Ti sei stancata?”.
Milena, laconicamente, rispose: “Mi gira la testa”. Nel frattempo, nella testa mulinavano i saggi consigli ma così assurdi. Se ne andarono e lei poté nuovamente nascondersi nella sua camera a guardare il soffitto, ormai incapace di fare qualsiasi cosa. Figurarsi seguire le istruzioni.
Eppure, sapeva che ognuno di loro aveva avuto problemi che più o meno erano riuscite a superare, o con i quali convivevano. Pensò che avrebbe avuto tante cose da raccontare, o meglio, da rammentare con relativa distribuzione di consigli gratuiti non richiesti.
Sapeva di essere ingiusta, presa solo dal suo dolore e svuotata di qualsiasi altro sentimento; capiva che tutto quel parlare delle sue amiche e le loro esortazioni erano solo modi maldestri per aiutarla e che tutte loro in vari modi avevano sperimentato la sofferenza. Così, le venne un’idea: perché non scrivere qualcosa che parlasse, in modo anche surreale, delle sofferenze che le donne spesso si trovano a dover affrontare nel corso della vita?
Riflettè un attimo e poi, dopo aver preso carta e penna, iniziò a scrivere.
Recensione
Ci sono momenti nella vita in cui avere al proprio fianco persone amiche di supporto è quasi necessario. Anche solo un abbraccio in silenzio vale più di mille parole.
È questo il caso di Milena, protagonista di “Le ragazze della terrazza” di Mirella Pieroni. Milena, in un momento di difficoltà, si trova sostenuta dalle amiche più care che la spronano a liberarsi dal dolore. Da questo spunto narrativo nasce l’idea da cui è partita l’autrice: raccogliere in un unico scritto racconti di vita, situazioni immaginarie ma non irreali, fatti che accadono quotidianamente nel mondo attorno a noi.
Le esperienze che viviamo ci danno modo ogni giorno di crescere come persone, imparando soprattutto dai nostri sbagli. Parlare di come si è affrontato un disagio è il modo migliore per essere d’aiuto non solo a se stessi ma anche a chi potrebbe trovarsi nella stessa condizione.
Sono diverse tra loro le protagoniste dei tredici racconti all’interno del libro, persone normali, persone semplici, quelle che vivono nel tuo stesso palazzo o vicino casa tua. Sono tutte donne che hanno subito in qualche modo un tradimento, che può essere quello all’interno della coppia, quello lavorativo, verso i propri valori o la propria identità, una slealtà da parte del destino o una premonizione.
Storie di rapporti di coppia difficili, di problemi psicologici, di tragedie inaspettate o di scelte dolorose, come quelle dell’aborto, ma anche storie curiose, con più finali alternativi o ironiche.
“Le ragazze della terrazza” non è di certo una lettura leggera, per passare un pomeriggio in allegria, ma è un libro denso di significato, che fa riflettere, e portatore di un messaggio importante, riassunto in questa citazione:
Troppi eventi sfavorevoli si erano concentrati nella sua vita, senza un reale sostegno di qualcuno, ma la colpa era sia sua, perché non chiedeva mai aiuto ed era certa di riuscire a tenere tutto sotto il suo controllo, sia di chi le era vicino, incapace di vedere oltre l’apparenza.
Anche io ammetto di tenere spesso e volentieri tutto dentro, evitando di esternare i miei disagi per non apparire debole o per non essere commiserata. Non esiste errore più grande!
Se non stai bene, se qualcosa ti tormenta e non sai che fare, cerca aiuto, sfogati, dai voce alla sofferenza e ai sensi di colpa. Nascondere o camuffare renderà ancora più pesante la questione e non sarà la soluzione.
“Stai facendo progressi! Hai imparato a liberare quella stanza dentro di te dalle brutte cose che vi hai riposto e nascosto sotto strati di polvere…” E sorridendo proseguì. ” Non polvere, ma sabbia. Quando avrai portato fuori tutto, il pianto pulirà la stanza e riuscirai a trovare l’uscita e fuori le cose belle perdute.”
Volere bene prima di tutto a noi stessi è la scelta migliore. Non dimenticarlo mai.
Consiglio la lettura? Assolutamente sì, per gli argomenti trattati, per la scrittura scorrevole, a tratti poetica, e per sostenere il lavoro di una scrittrice esordiente che reputo capace e promettente.
Biografia dell’autrice
Mirella Pieroni è nata ad Ancona e oggi vive a Falconara Marittima. Si è laureata in sociologia e ha lavorato per Trenitalia. Spinta dalla passione per la lettura, ha frequentato un corso di scrittura creativa e ha iniziato a scrivere poesie e racconti. “Le ragazze della terrazza” è il suo primo romanzo.