“L’Ultimo Hotel” di Enrico Scebba.

di | 2 Maggio 2023
cover del libro e oggetti di cui si parla nel romanzo

Era da diverso tempo che “L’Ultimo Hotel” dello scrittore Enrico Scebba mi guardava con occhio torvo da sopra il comodino di camera mia. Acquistato a gennaio con il desiderio di scoprire cosa di bello e tetro mi aspettasse in questo nuovo thriller paranormale, é arrivato il momento che te ne parli.

Buona lettura.


Dettagli del libro

Titolo: L’Ultimo Hotel

Autore: Enrico Scebba

Casa editrice: self publishing

Genere: thriller paranormale

Anno: 2022

Pagine: 175 pp.

Formato: cartaceo ed ebook

ISBN: 9798368349251


Trama

Basta una piccola distrazione a trasformare un solitario viaggio in auto in un incubo da cui non sarà facile risvegliarsi. Brian percorreva spesso quel tratto di bosco nel Maine. Ma un giorno, vittima di un incidente stradale, solo con sé stesso e senza i mezzi necessari per chiamare aiuto, si trova costretto a cercare rifugio. Ed ecco che, tra la nebbia, scorge l’Ultimo Hotel. Un edificio in disuso, in cui abitano solo un anziano custode e sua nipote. Qui trova ospitalità, ignaro dei tormenti che lo attendono. Tra eventi inspiegabili e tentazioni, Brian dovrà fare i conti con i ricordi più oscuri del suo passato, intraprendendo un percorso onirico, in un luogo dove tutto sembra essere misteriosamente fuori dal tempo e dallo spazio.


Esergo

esergo del libro

Incipit

Una Giulietta scura sfrecciava nella penombra, su una strada ricca di curve che tagliava in due il bosco. Lievi raggi dorati filtravano tra gli alberi, illuminando quasi a stento il suo cammino, in attesa che il sole, ormai basso nel cielo, sparisse del tutto dietro una catena montuosa dalle cime già innevate, nonostante fosse solo settembre.

Alla guida dell’auto c’era Brian.

Non era la prima volta che percorreva quel tratto del Maine, particolarmente deserto in quel periodo dell’anno. Il freddo stava aggiungendo inesorabile sullo stato del Nord America, e i turisti avevano abbandonato le passeggiate nel verde per tornare in città.

L’uomo, poco più che trentenne, proveniva da una tranquilla cittadina chiamata Dexter ed era diretto verso nord, a un incontro galante con Megan, la giovane e attraente ragazza che stava frequentando da qualche tempo.

Brian era fermamente deciso a non avere più relazioni con nessuna e si concedeva solo storielle di breve durata. Non voleva alcun tipo di legame sentimentale; prediligeva avventure occasionali, in cui il sesso era la parola d’ordine. Megan faceva proprio al caso suo. Era bella e prorompente, e sulla sua stessa lunghezza d’onda. Bastava una chiamata qualche ora prima per mettersi d’accordo su dove e quando vedersi. Quella sera, si erano dati appuntamento al Dream Motel, distante pochi chilometri da Greenville, dove Megan viveva con il fidanzato.


Citazione

… l’amore che tanto decanti come puro è in realtà un mero atto egoistico. Quando si è convinti di stare facendo qualcosa per gli altri, in verità la si sta facendo solo per sé stessi, per soddisfare il proprio ego.


Recensione

Conosco Enrico da diversi anni e ho già avuto modo di parlare nel blog di due dei suoi romanzi. L’ultimo in ordine di lettura “La Paziente 99”, di cui puoi leggere la recensione completa qui.

Le precedenti esperienze mi hanno fatto molto apprezzare il suo stile pulito, la sua penna dal tratto tenebroso e le sue storie che stupiscono per i colpi di scena.

Le aspettative che avevo per questo nuovo scritto erano quindi alte e, seppur con un pochino di dispiacere nel dirlo, non sono rimasta del tutto soddisfatta.

Ho trovato che l’andamento della storia risultasse prevedibile e scontato per i miei gusti. Si rimane inizialmente straniti per la situazione surreale, ma già da metà del libro si intuisce cosa sia accaduto e cosa stia per essere rivelato. Amare questo genere letterario mi ha portato a conoscerne già diverse interpretazioni e avrei preferito una versione un pizzico più originale.

A muovere il flusso dei ragionamenti di Brian, il protagonista del libro, vi sono ricordi che spaziano nell’arco di anni differenti, proposti con salti temporali in una successione non lineare.

Veniamo a conoscenza di fatti che lo riguardano in prima persona e non riusciamo a capire se fidarci di lui o vederlo come il male in persona.

L’ambientazione mette la giusta inquietudine, come pure il ritrovamento di oggetti a cui Brian è legato e non ci si spiega chi abbia portato in quel luogo.

Non mi ha convinto il discorso della numerazione delle camere nell’hotel. Un espediente simpatico ma senza il quale la storia avrebbe retto comunque, evitando di distrarre il lettore in ragionamenti che non sono necessari ai fini della narrazione.

Una lettura comunque piacevole, che richiede poco tempo e che rifarei, per comprendere la visione dell’autore sul porre o meno rimedio agli sbagli del passato e sul dualismo bene/male.


Biografia dell’autore

Enrico Scebba, autore di "L'Ultimo Hotel"

ENRICO SCEBBA è nato a Palermo il 13 agosto 1989 ma vive in Alto Adige. Dopo il conseguimento del diploma di tecnico elettronico e grazie alle competenze acquisite durante diverse esperienze lavorative in ambito informatico, si appassiona alla programmazione di siti internet e software gestionali. Ma un’altra passione lo anima, quella per la lettura che lo ha sempre accompagnato nel corso degli anni, soprattutto a partire dall’adolescenza, tuffandolo nel genere fantasy. Crescendo si è approcciato alla lettura di altri generi letterari. Scrive storie e racconti per hobby da quando aveva diciotto anni, ma soltanto sulla soglia dei trenta ha deciso di pubblicare la trilogia dal titolo “Sul viale delle ombre”. Al momento sono disponibili i primi due libri: “La Lacrima del Principe” e “I Tesori del Negromante”.

Altri romanzi pubblicati sono “La Paziente 99” (appartenente anch’esso al ciclo letterario “Sul viale delle ombre”) e “L’Ultimo Hotel”.