Mai raccolta di poesie è riuscita a entrarmi nel cuore, creando turbamento, come ha fatto “Quando muore un amore” di Matteo Carlesi.
Vuoi sapere perché? Te lo spiego.
Dettagli del libro
Titolo: “Quando muore un amore. Storie di lutto e memoria”
Autore: Matteo Carlesi
Casa editrice: Controluna Edizioni
Anno: 2024
Pagine: 102 p.
Genere: silloge poetica
ISBN: 9791280844729
Formato: cartaceo
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Estratto
[…]Andrea
un sorriso
due occhi marroni
forti risate
ricolme di vita.
da “Andrea”
Recensione
È marzo 2008 quando Matteo Carlesi, autore di questa silloge, conosce Andrea. I due diventano inseparabili da subito e convivono coltivando il sentimento che li unisce.
Nulla lascia presagire che qualcosa di brutto possa separarli, ma nell’estate del 2022 Andrea si ammala e in meno di sei mesi il linfoma che lo ha colpito lo porta via con sé.
Per Matteo è un duro colpo, tutte le speranze e i progetti per il futuro non hanno più senso. Come ci spiega in appendice al libro:
Queste poesie sono nate da un bisogno intimo, da un’esigenza, per raccontare il dolore, il vuoto, le emozioni, spesso nere e scure, di chi rimane, di chi resta quando muore una persona cara, per spiegare che cosa si prova quando chi amiamo ci viene strappato via così, senza avere il tempo di poter comprendere e capire; ma queste mie riflessioni in versi sono anche un momento per ricordare, per ricordare una relazione vissuta con amore: da questi ricordi nasce la speranza di poter andare avanti e ripartire.
Attraverso le sue poesie, suddivise in due parti e separate da una sezione di miscellanea, viviamo così il percorso di ri-costruzione del ricordo da lui svolto.
Davide Rocco Colacrai, chiamato a scrivere l’introduzione, ci prepara a un viaggio che è la sintesi di
una storia più che mai attuale e, in questa sua attualità, importante come testimonianza: non solo per la modernità che esprimono i versi, nel senso che siamo nel 2024 eppure ci sono persone – ancora troppe – che gridano allo scandalo quando due uomini si amano; ma anche per la naturalezza del sentimento che emerge dalle poesie: una bellissima e commovente naturalezza di una famiglia formata da due uomini.
Tra versi e strofe conosciamo Andrea nella sua fisicità e interiorità, scopriamo le sue passioni, i desideri e i luoghi visitati in coppia.
Siamo portati a pensare all’effimerità della vita ( “Siamo sogni”) e al nostro essere precari in un’esistenza non infinita.
In “Noi” ho ritrovato anche la meravigliosa simbologia della foglia autunnale usata da Ungaretti nella sua “Soldati”.
[…] Adesso io solo
resto qua,
ultima foglia
secca
sull’albero
a novembre.
Ci viene ricordato quanto sia sciocco rimandare parole o gesti per paura dei giudizi e dei pre-giudizi in cui gli altri ci imprigionano, per poi scoprire che è troppo tardi e che avremmo dovuto dire o fare prima. (“Più tempo”)
A volte non si può tornare indietro e il rischio è quello di non poter recuperare, cadendo poi nello sconforto e nella solitudine più indicibile.
L’unica salvezza è coltivare il seme del ricordo (“Ovunque”) e curarlo nel tentativo di fare pace con se stessi, di perdonarsi e di accettare quello che è inaccettabile.
Perché nessuno muore davvero finché vive nel cuore di chi resta. E chi resta ha il dovere di vivere anche per chi non c’è più, di raccontare e tenere accesa la fiamma della memoria, nella dolce e rassicurante carezza dei ricordi.
Una silloge che strazia cuore e anima, che consiglio e reputo necessaria però a chiunque fra noi.
Pur essendo infatti dedicata ad Andrea, ognuno può leggere le pagine di questa raccolta rivolgendo il proprio pensiero a chi ha caro nel proprio io.
Biografia dell’autore
Matteo Carlesi, nato nel 1982 a Pontedera, laureato in CTF, lavora da sempre nel settore farmaceutico. Vive a Villa Campanile, nella campagna toscana, insieme a Nozzi, il suo gatto rosso. Nel tempo libero si dedica al giardinaggio, alla musica e alla lettura, soprattutto di saggi di arte e storia medievale. Ama viaggiare e collezionare libri, fumetti e action figures.