Buongiorno commensali e bentrovati!
Passate bene le vacanze estive? Io direi che tutto sommato è andata. Ho letto diverse cose di cui vi parlerò nelle prossime recensioni. Iniziamo oggi con un sequel da me molto apprezzato. Buona lettura.
Dettagli del libro
Titolo: Sempre c’è un domani
Autrice: Antonella Carullo
Casa Editrice: self publishing
Serie: Memories
Pagine: 218
Anno: 2020
Genere: distopico
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788582990307
Sinossi
Se bastasse entrare in un luna park, vincere alla ruota della fortuna e bere un bicchiere di vino molto speciale per viaggiare nel tempo e nello spazio, lo faresti? Antonella non ha avuto scelta e si è trovata catapultata in un mondo e in una dimensione a lei del tutto sconosciuti. Ma c’è un uomo al suo fianco che le vuole molto bene e che desidera raccontarle la sua storia. Prima, però, lui stesso dovrà affrontare un duro addestramento e delle prove letali per conquistare la fiducia di Akna e del suo popolo. Un popolo che ha rischiato già una volta di estinguersi e che ora è di nuovo in pericolo.Un viaggio nel passato e uno nel futuro, un incontro, una sfida e la voglia di non dimenticare mai. Perché, alla fine dei conti, i ricordi sono tutto quello che resta.
Secondo volume della serie “Memories”, dopo “Chi ama non dimentica”
Incipit
Recensione
Da una serie mi sono sempre aspettata una certa continuità nella trama. Antonella Carullo mi ha spiazzata con un romanzo che si discosta di molto come genere dal primo romanzo.
Avevo letto in precedenza “Chi ama non dimentica” (di cui trovate la recensione qui tra i vari articoli), facendo conoscenza di Antonella Caruso e dei suoi famigliari. Avevamo lasciato la donna con una missione, affidatale da un bisnonno mai conosciuto, Don Peppino Caruso, detto “Il Cavaliere”.
Ora ci ritroviamo con Antonella a Gragnano, paese degli avi, la sera della festa di San Sebastiano, patrono della città. Nella piazza principale è stato allestito un grande Luna Park e una lotteria permetterà al vincitore di ammirare i cieli grazie ad una navicella. L’incontro con una persona misteriosa ci porterà in un mondo distopico, Davel, lontano anni luce dal nostro pianeta Terra, abitato da un popolo a rischio di estinzione.
La lettura risulta scorrevole, grazie anche alla presenza di lunghi capitoli divisi però in scene. Non ho trovato difficoltà neppure nei diversi cambi spaziali e temporali.
Costante, come nel romanzo precedente, è l’elemento famiglia, affetti famigliari e loro ricordo.
L’autrice ha avuto ispirazione nella trama da un sogno fatto, nel quale ha rivisto il fratello Carmine morto da anni. Ha trovato questa cosa un messaggio e ispirata anche da una frase di Gabriel Garcia Marquez ha deciso di stravolgere la sua idea primaria di sequel.
Sempre c’è un domani, sempre la vita ci dà un’altra opportunità per fare bene le cose. Sempre c’è un domani, sempre ci sarò.
Di cuore anche la scelta di ricordare il grande campione Diego Armando Maradona, mancato durante l’editing del romanzo. Un omaggio all’unico uomo che a Napoli è riuscito a realizzare un sogno.
Perché “Sempre c’è un domani ” mi è piaciuto? La mia risposta è perché ho
una mente predisposta al sensazionale
e Antonella Carullo è riuscita a realizzare una bella commistione tra narrativa e fantascienza, portandomi a fare un bellissimo “viaggio” emozionante.
Vorrei aggiungere che sono tanti gli autori emergenti con la quale ho avuto modo in questi anni di relazionarmi e con Antonella ho sentito un’affinità fin da subito, pur non conoscendola. Spero non ne abbia a male se riporto una cosa che mi ha scritto in privato e che ho segnato per quello che mi ha fatto provare.
I ricordi sono la molla che ci spinge ad affrontare il futuro sentendo ancora il calore di chi ci ha amati.
Ora mi aspetto un terzo libro con ulteriore colpo di scena. Stupiscici Antonella!