“Storie di persone ordinarie” di Antonella Longo

di | 21 Novembre 2023
"Storie di persone ordinarie" di Antonella Longo

Come tutte le cose belle e buone, certe letture vanno assaporate e gustate con i giusti tempi, prendendosi lo spazio che meritano. È questo il caso della raccolta di racconti “Storie di persone ordinarie” di Antonella Longo, che attende la mia recensione da qualche mese, ma di cui ho centellinato le pagine perché quanto scritto porta a pensare, soprattutto chi è empatic* come me.

Sono certa troverai anche tu interessante la cosa. Buona lettura.


Dettagli del libro

Titolo: Storie di persone ordinarie

Autrice: Antonella Longo

Casa editrice: Bookabook

Anno: 2023

Pagine: 96 pag.

Genere: raccolta di racconti

Formato: cartaceo ed ebook

ISBN: 9788833239477


Trama

Ogni individuo porta con sé una storia, sempre significativa. Queste storie ci permettono di immergerci nella quotidianità delle persone, e spesso esse trovano riscontri nella nostra vita. Ci sono storie d’amore, altre che danno spazio al dolore e poi quelle che ci ricordano di guardare oltre per comprendere noi stessi e il significato dell’esistenza.


Estratto

“Le lettere dell’alfabeto sono le tessere che abbiamo a disposizione per formare il mosaico delle nostre idee, che devono essere scandite con la giusta enfasi, i dovuti respiri e le pause. Ci vuole personalità per riuscire a dare un’interpretazione a ciò che per alcuni potrebbero sembrare solo segni.”


Recensione

Leggere ci porta a viaggiare con la fantasia in mondi lontani e a scoprire personaggi tra i più svariati. Ci sono volte però che si ha bisogno di mondo reale, di immergersi tra la gente vera e attirare come una calamita le emozioni altrui. “Storie di persone ordinarie” è proprio il libro che fa all’occorrenza. Si tratta di una raccolta di 13 racconti, più una lettera, il cui filo conduttore sono le persone, con le loro vite, difficoltà e sentimenti.

I personaggi proposti da Antonella Longo sono, come preannunciato dal titolo, persone come tante, comuni esseri umani con i quali incrociamo il nostro percorso ogni giorno, forse senza neppure accorgercene o dandoci poco peso.

Capita anche a te di fermarti con lo sguardo su una persona e chiederti cosa abbia fatto durante la giornata, se abbia una famiglia amorevole, se sia felice o ci sia qualcosa che tormenti la sua anima?

A me succede spesso e in questo libro ho scovato ritratti che seppur frutto di fantasia traggono spunto dalla realtà quotidiana.

Troverai Rudolf e Leila, padre e figlia fuggiti dal loro paese per cercare una vita migliore ma bullizzati e colpiti dal razzismo, oppure Mario, semplice operaio di ritorno dalle fatiche del lavoro. Conoscerai il signor Toh!, brontolone e insoddisfatto che vede solo il lato negativo delle cose, e Raffaele, ventottenne amante dei videogiochi che fa della sua passione un modo per isolarsi dal mondo. Leggerai di Amelie, correttrice di bozze che dà molta importanza alle parole e lega alla punteggiatura le emozioni, o di Laura, avvocato di successo che mette da parte le proprie insicurezze per ascoltare il motto “carpe diem”.

E poi ci sono: Claire e Marcello, una coppia i cui rapporti sono incrinati dall’abitudine;

Occorre non trasformare un bacio in un dovere, non inserire il sesso, una carezza, una cena fuori in una tabella di marcia. L’amore non segue tabelle, è irrazionale.

Milena, single in cerca dell’amore vero e poco propensa agli imprevisti;

Ci sono delle costanti in tutte le storie romantiche: il cuore, la mente, l’anima.

Beatrice, che nel rifarsi una vita non tiene conto di chi le sta affianco e Lorenzo, padre separato che vorrebbe rivendicare i propri diritti di genitore.

Questa è dunque una storia triste. La storia di un padre che è stato rubato al figlio e di un figlio che è stato rubato al padre.

Non potevano mancare le storie di due adolescenti: Alessio, giovane incompreso il cui unico posto felice è in riva al mare e Rebecca, trattata con superficialità dalla famiglia ma aiutata da un amico nello “sballarsi”.

… non bisogna essere tristi sempre, si può anche essere felici in modo diverso, almeno ogni tanto.

Ultimo racconto, ma non per importanza, quello di Elena, combattuta sulla sua necessità o meno di maternità.

… diventare madre o amare qualcuno non sono eventi programmabili, né situazioni che possono essere soggette alla sola dimensione razionale. Bisogna essere consapevoli, ragionare, riflettere, ma la guida principale per le scelte di ognuno di noi arriva da dentro, da ciò che si prova, da ciò che si è, da ciò che si desidera.

Chiude il libro una lettera dell’autrice alla sua piccola Sara, nata durante la pandemia. Oltre al ripercorrere con la memoria il momento del parto, Antonella le fa raccomandazioni e auguri: quelli che ogni bambin* vorrebbe ricevere dalla mamma.

Mi sono limitata con le citazioni, ma vi sono molti altri passaggi che mi hanno colpito e che avrei potuto trascrivere. Io vedo nel numero di post-it appiccicati alle pagine la bellezza o meno di un libro e “Storie di persone ordinarie”, nelle sue novanta pagine, è un tappezzamento colorato di parole che toccano la mente e il cuore.

Di argomenti di discussione ve ne sarebbero parecchi, ma mi limito ad elencarli, perché tutti importanti e non saprei quale approfondire: bullismo, identità di genere, tradimento, separazione, maternità e paternità, razzismo, depressione, ludopatia, …. insomma, tanta carne al fuoco e soprattutto per cui vale la pena riflettere.

Ti invito quindi a leggere “Storie di persone ordinarie” e, se vuoi dirmi quale racconto ti ha più toccat* , aspetto un tuo commento.


Biografia dell’autrice

Antonella Longo, nata a Praia a Mare nel 1994, ha trascorso la sua adolescenza sulle coste della Calabria, sempre circondata da mare, musica e libri. Ha conseguito la laurea triennale in Lettere nel 2016 presso l’Università degli Studi della Basilicata e successivamente, nel 2018, si è specializzata in Italianistica presso l’Università degli Studi di Udine. Dopo il percorso accademico ha deciso di rimanere in Friuli Venezia Giulia, dove lavora da diversi anni come docente di materie umanistiche.