Un titolo così accogliente, con quel pizzico di mistero che fa presagire la parola “apparente”, era inevitabile che finisse tra le letture da intraprendere e non vedevo l’ora di parlarti di “Un giorno di calma apparente: Benvenuti sull’isola di Liten” di Arwin J. Seaman.
Lascia un messaggio a fine articolo se hai qualche appunto da fare o vuoi un confronto.
Buona lettura!
Dettagli del libro
Titolo: “Un giorno di calma apparente: Benvenuti sull’isola di Liten”
Autore: Arwin J. Seaman
Casa editrice: Piemme
Anno: 2024
Serie: secondo libro dopo “Omicidio fuori stagione”
Pagine: 342 p.
Genere: Giallo e thriller di azione e avventura
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788856690088
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Trama
L’isola di Liten è presa d’assalto dai turisti. Dopo il caso delle tre ragazze trovate morte nelle acque del lago vulcanico, in molti desiderano visitare quel luogo sperduto, dal fascino tetro. La vita degli isolani, poco avvezzi a ricevere così tante attenzioni, è cambiata. La figlia del capo della polizia, Malin Dahlberg, è diventata una star del web: con le sue cronache della vicenda e le sue challenge macabre diventate virali, ha visto i suoi follower moltiplicarsi, fino a diventare migliaia.
Quando un suo compagno di scuola, Åke, precipita da una rupe mentre si riprende con il telefono, nel tentativo di imitarla e portare all’estremo uno dei suoi video, Malin viene investita da un’ondata di accuse. La ragazza è certa che non sia stato un incidente, che si tratti di un omicidio. È curioso però che le indagini convergano sempre più su di lei, che ha un movente: odiava Åke, lo odiava davvero.
Malin deve provare a scagionarsi. Ma con il suo comportamento, capriccioso e contraddittorio, si sta facendo terra bruciata intorno, allontanando amici e parenti, mentre le accuse nei suoi confronti si fanno sempre più gravi. In molti sull’isola non la vedono di buon occhio, e qualcuno inizia a convincersi che la sua smania di essere sempre al centro dell’attenzione l’abbia spinta persino a uccidere…
Epigrafe
Ai segreti nascosti
anche a noi stessi.
Incipit
Il video inquadrava dall’alto la ragazza dai capelli verdi. Aveva scavalcato la balaustra di sicurezza e ora si sporgeva nel vuoto, con entrambe le mani aggrappate al parapetto. Teneva le braccia tese, il corpo inarcato come la polena di una nave, la testa appena rovesciata indietro, così che la chioma ondeggiasse mossa dal vento.
“Le scelte sono sempre solo due” mormorò.
Staccò il pollice della mano sinistra dal ferro lavorato.
“Da un lato puoi decidere di tener duro. Di resistere.”
Staccò anche il pollice della mano destra e contemporaneamente entrambi i mignoli.
“La volontà ti permette di sopportare tutto. Rabbia.”
Staccò anche i due anulari.
“Frustrazione.”
Sollevò il medio destro, le dita rimaste sbiancarono.
“Dolore.”
Tolse anche il medio sinistro, rimanendo appesa solo con i due indici.
“Senso di colpa.”
Lasciò andare del tutto una mano, sbilanciandosi. Il resto del corpo ruotò bruscamente verso il basso. Ora restava aggrappata alla balaustra solo con l’indice della destra, gli occhi persi rivolti sotto di lei. I tendini del polso sporgevano per lo sforzo, ma il viso rimaneva apparentemente sereno.
“Puoi riuscirci a lungo, puoi farlo anche per tutta la vita. Oppure…” si voltò di nuovo verso la telecamera “…puoi lasciarti andare.”
Staccò l’indice e precipitò.
RECENSIONE
Secondo capitolo della serie ambientata sull’isola di Liten, la prima domanda che mi sono posta e che mi è stata fatta è: si potrà leggere questo libro senza aver già conosciuto gli eventi accaduti in “Omicidio fuori stagione”, il primo libro di Arwin J. Seaman? Assolutamente sì.
Devo ammettere che, nel dubbio e per fare le cose come si deve, prima di partecipare alla readalong organizzata da Tandemcollectiveglobal per questo romanzo, ho letto anche il primo libro (di cui metterò nei prossimi giorni la recensione, perché l’ordine non è sempre il mio forte). Avevo paura di trovarmi di fronte a rimandi non colti perché non conosciuti o a personaggi citati, di cui se ne dava per scontato la conoscenza.
Ciò non accade, soprattutto per merito dello scrittore che ha realizzato opere autoconclusive, nelle quali sono sì riproposti elementi immancabili quali i protagonisti e l’ambiente, ma entrambi reintrodotti con una presentazione stile “Harry Potter”. Non conosco il termine specifico di questa tecnica, ma se hai letto i romanzi del famoso maghetto di Hogwarts, saprai che a inizio libri vi è una sorta di riproposta dei personaggi, con le caratteristiche che li distinguono e la specifica dei ruoli e dei legami.
Per agevolare i lettori, in “Un giorno di calma apparente” si è accolti inoltre da una nota dell’autore con lo specchietto dei numerosi personaggi della vicenda, usanza in romanzi del passato come quelli di Agatha Christie. Mi è stato utilissimo per non perdermi nelle parentele di alcuni ragazzi dal ruolo secondario.
Ad accoglierci nella vicenda è Malin, figlia del capo della polizia di Liten, Owe Dahlberg. La ragazza non ha un buon rapporto con il padre e non sopporta l’ambiente in cui si trova costretta a vivere. I suoi video di denuncia e di scherno per l’isola le hanno procurato parecchie minacce e il suo carattere scontroso non la fa certamente amare, anche se per certi aspetti risulta un’adolescente fragile e bisognosa d’amore. Rispetto al libro precedente, qui è protagonista principale e ne viene sviluppata molto la sua caratterizzazione psicologica ed emotiva.
La morte di un emulatore dei suoi video apre un’indagine al cardiopalmo, con colpi di scena sempre imprevedibili e un antefatto inaspettato, legato al “Re dei granchi” e a risentimenti che si trascina dal passato.
Elemento che caratterizza l’intero arco narrativo è la famiglia, prigione per alcuni, luogo di pace, sostegno e amore per altri.
La scrittura scorrevole e intrigante ha fatto sì che non riuscissi a fermarmi alle tappe stabilite, ma sbirciassi sempre qualche capitolo in più.
Come detto, “Un giorno di calma apparente” ha un inizio e un finale, che però risulta in questo caso sibillino, perché apre a un nuovo dilemma. Viene lanciata l’esca ad una nuova avventura, che spero sia pubblicata quanto prima.
Se sei alla ricerca di un qualcosa che ti tenga con il fiato sospeso, in continuo sviluppo e parecchio dinamico, non posso che consigliarti questo romanzo: fa sicuramente al caso tuo!
Biografia dell’autore
Sappiamo poco o nulla di Arwin J. Seaman, autore nel 2023 di “Omicidio fuori stagione” e quest’anno di “Un giorno di calma apparente: Benvenuti sull’isola di Liten“. Pseudonimo di un noto scrittore italiano in incognito, durante un’intervista al giornale La Stampa, ha rivelato di avere origini del sud ma di abitare in una città del nord. Ha inoltre affermato di avere vissuto da genitore il periodo difficile dell’adolescenza dei suoi figli e di aver voluto uscire dalla sua confort zone narrativa con questa nuova serie .
Sono aperte le scommesse sulla sua vera identità. Tu hai già un’ipotesi?
Io non nascondo di avere notato alcuni particolari che mi farebbero propendere per Ilaria Tuti, nonostante sia una donna e non un uomo come fatto credere. Già in passato diverse scrittrici hanno adoperato nomi maschili per evitare critiche patriarcali e maschiliste. Ci sta anche la scelta del nome non italiano in un genere come quello del thriller che vede parecchio successo tra gli scrittori stranieri.
Ho nonostante tutto spulciato e incrociato i dati nelle biografie degli autori italiani in attività e avrei altri tre nomi che corrisponderebbero ai dati per ora forniti: Marco Balzano, Antonio Scurati o Mauro Corona.
Arwin J. Seaman sarà una di queste persone? Non ci resta che aspettare e sperare in nuove rivelazioni.